Descrizione
DESCRIZIONE DEL VINO ROSSO NEBBIOLO “NO NAME” 2018 BORGOGNO
Nebbiolo “No Name” 2018 Borgogno: essere lenti nelle proprie azioni significa avere tutto il tempo di comprendere le cose e di farle nel modo giusto. Questo è quello che l’azienda Borgogno svolge nelle vigne dal 1761.
La campagna aziendale ricopre circa 39 ettari, di cui 8 sono coltivati a bosco e 31 sono vitati. Circa il 60% è coltivato a Nebbiolo, il restante si suddivide tra Dolcetto, Barbera e Freisa. 5 di questi ettari sono invece dedicati alla coltivazione dei vitigni a bacca bianca, rispettivamente 2 ettari coltivati a Riesling e 3 a Timorasso. Poi la grande fortuna di possedere 5 fra i migliori vigneti cru di Barolo: Liste, Cannubi, Cannubi San Lorenzo, Fossati, San Pietro delle Viole.
Questo Nebbiolo nasce da terreni calcareo-argillosi esposti a sud-sud est e sud-ovest. Nasce nelle migliori vigne, quelle che da sempre donano il Barolo più elegante e profumato: Cannubi, Fossati, San Pietro delle Viole, nel Comune di Barolo. In seguito alla vendemmia manuale di uve nebbiolo, si passa alla fermentazione spontanea in vasche di cemento per circa 15 giorni dai 22 ai 28 °C di temperatura. Leggera pressatura ed affinamento per poco più di 2 anni in grandi botti di rovere di Slavonia.
Sicuramente ottime capacità di invecchiamento.
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Nebbiolo “No Name” 2018 Borgogno presenta un colore rosso rubino con riflessi violacei. Al naso persistente, etereo, sentori di fiori come rosa e violetta e frutta fresca, spezie. In bocca asciutto, armonioso, vellutato, corposo, austero e generoso.
Un Nebbiolo dalla grande struttura. Servito a 18C° si abbina perfettamente con i grandi classici della cucina piemontese, come selvaggina e brasato. Spostandoci in Francia possiamo pensarlo in abbinamento alla Bourguignonne. In Norvegia con un piatto come la Tradisjonell Etersuppe (zuppa con verdure e stinco di maiale). Più ad est, invece, nella cucina caucasica lo shashlik (carne di montone marinata). Nella penisola balcanica lo si può abbinare a molti piatti di carne, come il Selsko Meso (stufato di maiale e funghi). Più a sud, in Grecia con il maiale, come la ricetta del souvlaki (spiedini di carne). In Colombia con il posta negra (manzo in salsa).
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