INFORMAZIONI TECNICHEDescrizione
DESCRIZIONE DEL VINO BIANCO DERTHONA 2018 TIMORASSO “VIGNETI MASSA”
Derthona 2018 Timorasso “Vigneti Massa”: tra i Colli Tortonesi, in Piemonte, una cantina a conduzione familiare, fondata dagli antenati Massa nel 1879.
Oggi vanta un proprietà di 23 ettari sulle colline di Monleale, a circa 300 metri di altitudine, dove sono coltivati i vitigni più tipici del territorio, ma soprattutto il vitigno autoctono a bacca bianca, il Timorasso, in passato sottovalutato ed ora riscoperto, proprio grazie ad un grande lavoro di Walter Massa.
Parcelle multiple per un totale di circa 11 ettari, il terreno di diverse origini varia dal marnoso all’argilloso calcareo. Le esposizioni sono rivolte a ovest a est a nord e a sud. Il Derthona di Vigneti Massa è prodotto esclusivamente da uva bianca da sempre coltivata nelle colline appenniniche e preappenniniche della marca obertenga; con la fillossera ha rischiato l’estinzione, ora sta riconquistando le antiche posizioni: da 4 ettari nel 2000, gli attuali oltre quaranta produttori oggi coltivano circa 150 ettari. Il Derthona nasce da una macerazione a freddo di circa 40/45 ore, con successiva fermentazione per circa 12 mesi in vasche di acciaio inossidabile e periodici “batonnage” delle fecce per circa 12 mesi. Dopo circa 14 mesi dalla vendemmia viene messo in bottiglia nel formato classico da 0,75lt,in bottiglia piccola da 0,500lt, in magnum da 1,5lt, e in doppi magnum da 3 lt.
Contrario ad ogni forma di burocrazia e sempre controcorrente, Walter è convinto che il vino si faccia in vigna e in cantina, non con marchi e documenti, per questo ha scelto di non ricorrere forzatamente a denominazione riportate in etichette, forte della sua fama consolidata di vero artigiano del vino.
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Derthona 2018 Timorasso “Vigneti Massa”: il vino è un infinito gioco di squadra. Dai nonni che hanno individuato le varietà di uva, il terreno di esaltazione delle stesse, alla natura che ha consigliato le migliori pratiche di vinificazione, alla moderna azienda vitivinicola, alla “sommellerie”, alle enoteche, alla ristorazione. Partecipa a questo infinito ed antico gioco: utilizzando le tue specifiche e personali attitudini sensoriali, ti chiediamo di descrivere le caratteristiche organolettiche del vino di questa bottiglia. Certi che l’olfatto ed il gusto sono indissolubilmente legati ai punti di riferimento di una persona, preferiamo non influenzarti, ma raccogliere le tue valutazioni: un piccolo e piacevole sforzo può servire a meglio capire e comunicare le caratteristiche di questo “modernamente antico” vino bianco.
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