Descrizione
DESCRIZIONE DEL VINO DOLCE N.73 STRAVECCHIO “VITEADOVEST”
N.73 Stravecchio “Viteadovest”: quando si dice “gallina vecchia fa buon brodo”.
L’azienda Viteadovest vuole dar vita a vini che maturino nel tempo, che sappiano raccontare una storia, che sappiano trasmettere emozioni. Si vuole dare valore ad ogni contrada, ad ogni singolo fazzoletto di terra, dar vita a vini semplici, puliti, sinceri. Viteadovest punta ad essere un’azienda “agricola” a tutto tondo, autosufficiente, che sappia sostenere e valorizzare l’espressione del territorio. Un’azienda che mira a vivere in una dimensione globale per narrare, appunto, la propria terra, la Sicilia.
Le vigne sono allevate ad alberello, con basse rese per ettaro. Si cerca di rispettare la pianta e ciò che la circonda, tanto che dal 2018 l’intera superficie aziendale è certificata come biologica. Vigneti di 30/40 anni di Grillo e Catarratto coltivati su un terreno argilloso calcareo tra gli 80-100 metri sul livello del mare. La vendemmia avviene manualmente nell’ultima decade di Settembre procedendo poi con delle fasi di vinificazione estremamente interessanti. La macerazione si protrae per circa 15 giorni ed è seguita da una fermentazione spontanea con lieviti indigeni senza alcun tipo di intervento in aiuto. L’affinamento avviene in botte di legno, dove dal 73′, si utilizza un’ex botte di Marsala contenente una base di vino di oltre 40 anni, aggiungendo annualmente vino delle nuove annate.
NOTE DI DEGUSTAZIONE
N.73 Stravecchio “Viteadovest”: il Marsala come si faceva una volta. Un vino che va capito, non da tutti, ma fatto veramente bene. Un vino insolito (prodotto con metodo Solera). Naso intenso con note di mela cotogna e fico accompagnate da molte note ossidate come noci, mandorla, mela ammaccata, albicocca secca e un po’ di caramello.
Sorso pieno, appagante ma che mantiene un buon bilanciamento con la finezza. Acidità piuttosto elevata, che può spiazzare il degustatore. Vino secco contraddistinto da un lieve tannino.