Una storia antica, legata non solo alla tradizione del vino, ma anche al territorio e alla vera e propria storia italiana.

La famiglia Antinori esiste in Italia sin dall’antichità. Indubbiamente legata alla storia della Toscana, si dice che le sue origini risalgano a molto prima e che si perdano nei meandri dell’antichità.

Rinuccio di Antinori fu il primo della famiglia ad essere stato registrato nella storia come  produttore di vini, lavorando dal Castello di Combiate in Toscana. I suoi vini hanno cominciato a guadagnare un certo livello di notorietà nel 1100. Purtroppo il castello fu in seguito distrutto e la famiglia fu costretta a cercare fortuna altrove.

Tuttavia la famiglia non sembra riuscire ad allontanarsi dall’arte dell’enologia e, nel 1385, Giovanni di Piero Antinori è nuovamente ed ufficialmente parte dei  Viticoltori Toscani.

E’ questo il momento in cui gli Antinori entrano ufficialmente a far parte della storia del vino in Italia. Nel corso del tempo il vino prodotto dalla famiglia ha cominciato a crescere in popolarità, consentendo agli Antinori di guadagnare  ricchezza e prestigio nel corso del secolo a seguire.

La rivoluzione

Arriviamo al ventesimo secolo e troviamo ancora la famiglia Antinori come un caposaldo della Toscana. Tuttavia, la famiglia ha continuato a lavorare con dedizione e serietà nella produzione di vino: Piero Antinori ha acquistato un certo numero di vigneti nella regione del Chianti Classico. Questo acquisto comprendeva 47 ettari a Tignanello, vigna che produce il vino omonimo.

Gli Antinori non hanno avuto paura di cambiare i metodi tradizionali della regione, con un conseguente scandalo vinicolo avvenuto nel 1920 quando Niccolò Antinori ha iniziato a produrre una variante di chianti contenente vitigni della regione di Bordeaux. I tradizionalisti erano infuriati, ma il prodotto finale ha continuato a crescere in popolarità e conseguentemente la reputazione della famiglia.

Durante questo periodo Niccolo iniziò a  sperimentare non solo nuove miscele, ma anche botti e le tecniche di affinamento in bottiglia. Seguì un periodo di innovazione che suo figlio Piero fu felice di continuare nel 1970.

Fu in questo periodo che fu lanciato sul mercato il famoso Tignanello. Al vino, fu proibito di ricevere la denominazione di Chianti Classico, ma grazie all’ uso di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, ha rivoluzionato l’industria del vino italiano ed è spesso visto come il punto di partenza per l’epoca moderna dei vini.

Nel tempo e nel settore del vino, il nome Antinori è sempre stato associato  alla qualità e all’innovazione. Sin dagli albori, quando la famiglia ha iniziato la sua fortuna nel settore, attraverso l’era moderna in cui hanno contribuito a modernizzare davvero l’industria vincola, il nome Antinori è un nome prestigioso.

L’azienda è attualmente una delle più belle in assoluto nel settore. La sede è davvero splendida ed è un connubio perfetto tra storia, arte e modernità.

 

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