La categoria degli amari, liquori che rispecchiano un’abitudine squisitamente italiana, è rilevante e composta da un gran numero di prodotti diversi per grado alcolico e zuccherino, ma che prevedono, nella composizione della ricetta, la prevalenza di sostanze ricche di aromi di tipo amaro come le foglie di carciofo, i rizomi di rabarbaro, la corteccia di china.

La vasta costellazione degli amari si differenzia per intensità del gusto amaro che si definisce per gradi come amorevole, aromatico, intenso e forte.

Sono versatili e, se ben dosati, aggiungono note profumate e toniche ai drink. Interessanti per le principali classi di funzione del cocktail, gli amari e i bitter, ingredienti in drink aperitivi, digestivi e dissetanti, equilibrano la mistura e la caratterizzano.

Gli amari hanno effetto eupeptico: provocano la secrezione di succhi gastrici all’interno dello stomaco che, se è vuoto, avverte la sensazione di fame, se è pieno gradisce l’alcol come aiuto alla digestione. Aperitivi e digestivi per vocazione, gli amari hanno la capacità dissetante propria di un long drink, se allungati con seltz o acqua minerale o tonica, con aggiunta di ghiaccio e dei una fetta di limone.

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