STORIA

Il Kerner è un vitigno aromatico a bacca bianca, creato nel 1929 in Germania. Il botanico August Herold incrociò Schiava Grossa (nota in Germania come Trollinger) e Riesling renano, ottenendo il Kerner, denominato in onore di Justinus Kerner, medico e poeta tedesco noto per avere scritto poesie sul vino.

DIFFUSIONE

La sua diffusione era quindi inizialmente limitata alla regione del Württemberg, dove era originariamente coltivato. Tuttavia, negli anni successivi il Kerner si è diffuso in altre regioni della Germania, come l’Assia, la Renania-Palatinato e la Baviera, dove è ancora oggi una varietà viticola importante. Arriva successivamente in altri paesi, tra cui l’Italia, in particolare l’Alto Adige, sopratutto nella Val d’Isarco, dove il relativo vino ha ottenuto la Denominazione di origine controllata nel 1993. Lo troviamo anche in Austria, Svizzera, Canada, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda. Tuttavia, la sua diffusione rimane relativamente limitata rispetto ad altre varietà di uve bianche, come il Chardonnay o il Sauvignon Blanc.

VINO

I vini fatti con il vitigno Kerner sono noti per essere freschi, fruttati e aromatici, con un’acidità equilibrata e una buona struttura. Sono generalmente di colore giallo paglierino, con riflessi verdognoli. Presentano un aroma intenso e caratteristico di frutta bianca, come mela, pera e pesca, con note floreali e speziate. Sono caratterizzati da una buona acidità e una leggera sapidità con un gusto fruttato, con note di mela, pesca, agrumi e spezie. Come tutti i vitigni riflette le caratteristiche del terroir in cui si coltiva. Ad esempio nelle regioni più fredde questi vini possono avere una maggiore acidità e un sapore più erbaceo, mentre quelli prodotti in climi più caldi possono avere un sapore più dolce e fruttato. I vini Kerner si abbinano bene con piatti leggeri a base di pesce, crostacei, insalate e piatti vegetariani ma anche con piatti speziati e con formaggi freschi.

Questo vitigno è inoltre noto per la sua capacità invecchiamento, anche se viene generalmente bevuto giovani, entro 2-3 anni dalla vendemmia.

 

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