STORIA
È uno storico vitigno a bacca nera le cui origini sono incerte, anche se si è propensi a ritenere che sia nato in tempi antichi sulle colline che circondano Roma. È descritto in vari Bollettini Ampeleografici del secolo scorso e citato dall’Acerbi (1825) che lo descrive come “Cesanese, atto a produrre un vino generosissimo, con acini sferoidi, azzurri nerastri”. Il Di Rovesanda (1877) ne afferma la presenza nelle campagne Romane. Attualmente si distinguono due biotipi principali di Cesanese: quello comune, diffuso in varie località del Lazio, e quello di Affile che invece ha una presenza limitata alla provincia di Roma e, in prevalenza, al comune omonimo. Differiscono per alcuni e poco marcati tratti morfologici. È conosciuto anche con i sinonimi Bonvino Nero, Nero Ferrigno e Sanguinella.
È iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Vite dal 1970.
DIFFUSIONE
Sono tre i vini DOC che contemplano in purezza i due biotipi del vitigno: il Cesanese del Piglio, il Cesanese di Affile e il Cesanese di Olevano Romano. Le zone di produzione sono unite tra loro e si trovano a est dei Castelli Romani.
In particolare il Cesanese del Piglio (Unica DOC della provincia di Frosinone) è prodotto nei territori comunali di Piglio, Serrone, Acuto, Anagni e Paliano, tutti nel Frusinate, il Cesanese di Affile nel comune di Affilee in parte di quello di Serrone, il Cesanese di Olevano Romano nell’omonimo comune e in quello di Genezzano, entrambi in provincia di Roma.
VINO
Le uve possono essere vinificate per dare origine a vini secchi o dolci- dal colore rubino intenso, particolare nei profumi leggermente fruttati e dal gusto pieno, asciutto, leggermente tannico e vellutato-oppure usate per prodotti in versione frizzante e spumante.
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