STORIA

Come i Moscati, anche le tipologie di Malvasia rappresentano una grande e composita famiglia di vitigni, coltivato in quasi tutte le regioni d’Italia e costituenti una popolazione geneticamente molto eterogenea, formata da almeno 17 varietà, per la maggior parte bacca bianca ma anche a bacca nera, talune aromatiche e altre sapore neutro.Comuni a tutte sono l’origine Greca e l’etimologia del nome, che non può che derivare dalla cittadina greca di Monemvasia, situata nel Peloponneso chiamata anche Monembasia o Monenvaxia. Il nome fu italianizzato in Malvasia dei veneziani che furono i primi a utilizzarlo. Il Malvasia del Lazio, detto anche Malvasia gentile, Malvasia puntinata o Malvasia col Puntino, come risulta anche dall’iscrizione a registro nazionale delle varietà di vite del 1970-fa parte, assieme ad altre varietà, della vasta famiglia di Malvasia Bianca.

Si ritiene che, a differenza di altri componenti della famiglia-come per esempio il Malvasia Istriana o il Malvasia Bianca di Candia-, la sua diffusione nel Lazio, sua unica patria di elezione, sia da ascrivere più ai mercanti Genovesi che ai Veneziani, ai quali episodio attribuito il merito della diffusione del vitigno nella penisola italiana.

DIFFUSIONE

Il Malvasia Puntinata, com’è facilmente intuibile dal nome, è diffuso quasi esclusivamente sui colli romani e misura minore nelle province di Rieti, Latina, Frosinone e Viterbo. Entra nella composizione, di solito assieme a vari Trebbiani, ad altre tipologie di Malvasia o varietà ancora differenti, dell DOC Frascati, Marino, Tarquinia, Colli della Sabina, Colli Albani, Cerveteri e Bianco Capena.

VINO

Poco utilizzato in purezza, più spesso in assemblaggio con altre uve, da un vino dalle tinte paglierino e tenui, marcato da profumi fruttati intensi e freschi. In bocca esprime un buon equilibrio tra fragrante acidità, vivida vena acida e ricca composita, con un finale sapido e leggermente ma piacevolmente ammandorlato.

Visualizzazione di 3 risultati