DAL 1962 A MONTALCINO

Situata nel versante nord-est della collina di Montalcino, Canalicchio di Sopra, con i suoi 60 ettari e 19 dedicati al vigneto, è un’icona della viticoltura Toscana da oltre 50 anni. Fondata nel 1962 da Primo Pacenti, la cantina è oggi guidata con passione e dedizione dalla terza generazione. Il loro impegno coniuga tradizione e innovazione, mantenendo vivo l’eredità di qualità che ha reso Canalicchio di Sopra rinomata a livello mondiale.

Dalla prima bottiglia di Brunello di Montalcino prodotta nel 1966 all’affiliazione nel 1967 al Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, la cantina ha segnato la storia della viticoltura della regione. Con Primo Pacenti come fondatore visionario e Pier Luigi Ripaccioli, genero di Pacenti, impegnato nella ricerca della qualità e nel lavoro meticoloso in vigna dal 1987, Canalicchio di Sopra rappresenta la continuità di un’impresa familiare devota alla sua terra. La terza generazione, composta dai nipoti Francesco, Marco e Simonetta, continua questo percorso con un approccio rispettoso che fonde tradizione ed innovazione, manifestando amore e dedizione per il territorio di Montalcino e producendo vini classici di alta qualità.

MISSION AZIENDALE

Da oltre cinque decenni, Canalicchio di Sopra pone la ricerca dell’eleganza al centro della sua missione produttiva. L’eleganza, cuore della filosofia aziendale, si manifesta nelle caratteristiche dei Cru, nel mitigare delle uve da parte del microclima e nelle scelte in cantina. Questa ricerca dell’eleganza è intrinsecamente legata al rispetto e alla conservazione dell’ambiente che nutre i vigneti. L’impegno appassionato nel fare vino, il rispetto per il territorio e l’esaltazione del Sangiovese attraverso i Cru rendono i prodotti unici e distintivi. Da oltre sessant’anni, Canalicchio di Sopra imprime questo approccio nella produzione vinicola.

TERROIR E CANTINA

Il legame con la parola “Terroir” caratterizza tre generazioni di appassionati viticoltori a Canalicchio di Sopra. Nelle bottiglie, si cerca di esaltare le peculiarità dei Cru, influenzate dal microclima e dall’arte dell’uomo, evitando l’omologazione. La scelta di concentrarsi su un unico vitigno, il Sangiovese, è frutto di anni di conoscenza. Ogni Cru, vicino ma distintivo, contribuisce a costruire l’identità aziendale. I 19 ettari sono distribuiti tra i cru “Canalicchio” e “Montosoli“. Questi riflettono terre, esposizioni e microclimi diversi, generando risultati unici: eleganza, potenza, mineralità, sapidità, acidità e purezza del frutto.

La moderna cantina  è invece integrata nel paesaggio. La raccolta manuale enfatizza la pulizia e la specificità dei Cru. La fermentazione in tini di acciaio è seguita attentamente, estrattendo l’eleganza e la personalità del Sangiovese. La sala di affinamento, con imponenti botti di rovere di Slavonia, custodisce i vini durante l’importante fase di elevazione e evoluzione. La cantina, luogo di pazienza e magia, esalta ciò che la terra offre, senza alterarlo, mantenendo un impegno per l’efficienza e la sostenibilità ambientale.

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