Sabatini Gin è uno dei marchi più apprezzati nel panorama italiano del nobile distillato, e pur essendo nato da poco si è immediatamente stabilito tra i Gin nostrani più valorizzati, forte della caratteristica di essere morbido e quindi più adatto ai palati italiani.

Sabatini Gin ha tutte le carte in regole per diventare un’eccellenza italiana da far conoscere nel resto del mondo, perché, come conferma Niccolò Sabatini, uno dei quattro soci fondatori, “è possibile valorizzare prodotti italiani: si può trascorrere una vita degustando ogni sera un prodotto diverso, le materie prime che abbiamo in Italia non si trovano altrove“.

Il Gin del marchio toscano è infatti prodotto con materie prime provenienti dalla Toscana, ed otto botaniche su nove dalla tenuta di famiglia dei Sabatini.

La storia della produzione del Gin è abbastanza semplice, Niccolò e il suo fratello maggiore iniziano in età adolescenziale ad uscire, approcciandosi al mondo della miscelazione e appassionandosi proprio del gin.

Un giorno, in uno di quei pochi momenti di famiglia per una cena, i due fratelli approfittano per un aperitivo a base di gin tonic e discorrendo e leggendo scoprono che molti gin internazionali utilizzano il ginepro toscano.

Da li l’intuizione.

Famiglia Sabatini

La famiglia Sabatini ha sicuramente un buon rapporto con il mondo del beverage, essendo amanti del vino, degli alcolici in genere. La decisione di produrre il Sabatini Gin è anche onorare il passato della famiglia.

Nonno Guglielmo era un esperto, un chimico, un distillatore. Dopo di lui nessuno  intraprese la sua strada, almeno sino a quando Niccolò ed Enrico decisero di creare il proprio gin.

L’azienda produce il gin con nove botanical differenti, di cui otto vengono raccolti nella tenuta in Toscana, a mano, a seconda delle stagionalità dei prodotti, lasciandoli esiccare.

Il ginepro è l’unico ingrediente non prodotto dalla famiglia, ma stanno studiando le condizioni climatiche ed ambientali per ricreare un ambiente adatto alla coltivazione.

 Le materie prime vengono quindi inviate in Inghilterra dove avviene il processo di distillazione del  London Dry Gin.

Volevano ottenere un Gin rotondo ma dal gusto secco, che potesse piacere ma anche lavorato dai barman…ci sono riusciti perfettamente!

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