VALPOLICELLA
In Valpolicella (Veneto),ma certamente anche in altri territori, terra, lavoro e vino si legano insieme. Un vincolo molto antico e radicato che assume caratteri, aspetti, ragioni sempre nuove, da costruire di volta in volta, di generazione in generazione, conciliando esperienza e ragione, tradizione e creatività. Per Antolini, la terra non basta coltivarla, bisogna plasmarla, scolpirla a terrazze e ciglioni, arginarla di muri a secco, da tracciare secondo il pendio, l’esposizione. I muri a secco (marogne) sono nati, nella notte dei tempi, quasi da soli, dall’accumulo dei sassi da cui, giorno per giorno, si liberava il campo: un intralcio, i sassi, che l’abilità dei contadini ha trasformato in risorsa e in valore estetico. Le marogne sono infatti oggi un monumento al senso della misura e alla perizia ecologica dei nostri vecchi: conservarle e valorizzarle aiuta a non perdere gli ultimi residui contatti con una tradizione costruita nei secoli.
LA STORIA
Dal 1992 i fratelli Pier Paolo e Stefano Antolini seguono la produzione dei vini tipici della Valpolicella, Amarone, Recioto, Ripasso, Superiore e Classico a partire dall’allevamento della vigna, condotto in prima persona e senza l’impiego di erbicidi e insetticidi chimici, preferendo tecniche alternative quali la confusione sessuale e il diserbo meccanico.
Se si rispetta il territorio, se ne identificano ed esaltano i valori ed è questo che fanno i fratelli Antolini con i loro vini, che parlano con limpidità e schiettezza della Valpolicella Classica, terra storicamente vocata alla vitivinicoltura. Se si ascolta il racconto che fa Pier Paolo delle sue creazioni, si percepisce subito la passione che lo guida nel suo mestiere, un po’ imprenditore, un po’ vignaiolo e un po’ contadino, e la tenacia che spinge anche il fratello Stefano nel tutelare ogni elemento delle loro terre, anche le “marogne”, i tradizionali muretti a secco che da secoli permettono di coltivare i pendii e impediscono il dilavamento del terreno.
I VIGNETI
Il vigneto “Moròpio” si trova nel comune di Marano di Valpolicella, a circa 350 m s.l.m. e con esposizione sud-est e risale circa agli anni ’70. Il sistema di allevamento adottato è la tradizionale pergola doppia con molti filari impiantati sulle “marogne”, in convivenza con olivi e ciliegi.
Il vigneto “Persegà”, a nord-est rispetto a Prognol, ha esposizione ovest ed è destinato soprattutto alla produzione di Recioto. Il vigneto “Ca’ Coato” di proprietà Antolini dall’anno 2000. Un terreno incolto, seppure un tempo vitato, nel comune di Negrar. Con un lavoro immane vennero ristrutturate le sue vecchie “marogne” e impiantati circa 2 ettari di vigne locali con sistema “Guyot”. Il vigneto “Semonte” si trova nella zona pedecollinare del comune di San Pietro in Cariano, a 150 m s.l.m., ed è costituito da 1,5 ettari di terreno, le uve provenienti da questo vigneto sono destinate alla produzione dei vini Valpolicella Classico e Superiore.
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