Tanto preziosa quanto scontrosa, terra selvatica da cui farsi accettare non è poi tanto facile, Pantelleria è il punto luce del Mediterraneo. Un’isola di origine vulcanica, il cui nome significa “figlia del vento“. Non appartiene a nessun arcipelago e ciò la rende signora del mare. In un luogo dai contorni tanto magici, il vino non poteva che trovare una sua espressione personalissima e unica al mondo. Salpiamo dunque per un viaggio via mare, alla scoperta di Giotto Bini eccentrico trasformatore dei vini naturali panteschi in un preziosissimo diadema. I vini di Serragghia raccontano con fedeltà il ritratto di Pantelleria, uno scoglio vulcanico tra la Sicilia e l’Africa: una terra selvaggia battuta da sale, sole e vento.

AMORE A PRIMA VISTA

Gabrio Bini è fiorentino, fa l’architetto, vive a Milano e sta per cambiare vita: quando i suoi piedi toccano per la prima volta il suolo dell’isola di Pantelleria, succede qualcosa. C’è chi lo chiama amore a prima vista, colpo di Fulmine, intuizione geniale, sesto senso, destino… Sta di fatto che siamo alla fine degli anni ’90, e Gabrio vede nella coltivazione dei capperi un futuro di produzione non soltanto possibile, ma a portata di vita. Fa il passo che spaventa i più: molla tutto. Cambia vita. A Pantelleria coltiva capperi, e dopo un po’ si allarga alla produzione vitivinicola. Dopo qualche anno subentra Giotto Bini, suo figlio, che oggi guida l’azienda insieme al padre. Gli ettari coltivati sono poco più di cinque, e i vini naturali panteschi che ne derivano sanno emozionare il palato. Una produzione, dunque, naturale fino al midollo, che riflette il coraggio, l’amore e quel pizzico di follia che ci vogliono per lasciarsi andare al richiamo della Terra.

Serragghia è l’azienda agricola che spara la freccia sull’obiettivo che gli altri non vedono. E quella freccia scocca, vola, e si intrufola nel mezzo del nostro battito cardiaco. Per sempre. Tutte le bottiglie sono etichettate con il “freccione” color oro, argento, rosso e porpora, riproduzione di una scultura alta un metro e 80 centimetri, ideata da Gabrio Bini e dalla moglie Geneviève.

«Gabrio et Giotto Bini vignerons de père en fils» è il motto dell’Azienda Serragghia che, in una piacevole atmosfera familiare e su un invidiabile terrazzamento ricamato da muretti a secco di pietra lavica, ti accompagna tra due lembi di mare intervallati dalla kuddia (collina) Attalora.

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