ONORE ALLA VALTELLINA

AR.PE.PE, una famiglia di viticoltori che da oltre 150 anni coltiva con passione il Nebbiolo. Questo raro vitigno, adattato in Valtellina da secoli. Una regione unica dove tutto è ancora fatto a mano. Da cinque generazioni “il giusto tempo di attesa” scandisce il ritmo delle scelte. Per questo si cerca umilmente di creare vini che siano l’espressione più pura e sincera della terra e di un uomo che la coltiva con la dedizione che fa.

Nati nel 1860. Rinati nel 1984. Cresciuti nel 2004. Queste sono le tre tappe principali della storia aziendale. Documenti dell’epoca tramandano lunghi e ininterrotti rapporti commerciali con affezionati clienti che, nonostante il passaggio generazionale, si erano riforniti per oltre un secolo presso la cantina allora conosciuta solo come “Pelizatti”. Nel 1973, dopo un periodo difficile, vengono venduti sia il marchio che il negozio fisico. Nel 1984, Arturo Pellizzatti Perego, si è posto l’obiettivo di massimizzare il potenziale del Nebbiolo delle Alpi nel terroir unico della Valtellina, decidendo di rimettersi in gioco con il suo acronimo, AR.PE.PE.

Arturo si riappropria della sua parte di vigna e del locale adibito all’affinamento. Lì, forte dell’esperienza maturata nella storica azienda di famiglia, inizia a scrivere pagine di storia.  Oggi come allora, la qualità dei vini AR.PE.PE continua a essere il prezioso risultato di anni di lenta evoluzione: la loro giusta maturazione può richiedere tempi anche molto più lunghi di quelli previsti dai disciplinari. Si attende quel momento e solo allora si procede con l’imbottigliamento, ancora rigorosamente scandito dalle fasi lunari. Poi, ancora riposo. Questa volta in bottiglia.

TERRITORIO

La Valtellina è una valle di origine glaciale, situata in Lombardia, solcata dal fiume Adda, che si estende da est a ovest per 120 chilometri dal Passo dello Stelvio al Lago di Como. Tra le Alpi Retiche e Orobis, corre parallela alle Alpi, beneficiando di un microclima unico. Dall’alba al tramonto, il sole riscalda il vigneto terrazzato, come una pietra rara sul pendio Retico, a sud, addolcito dai freschi venti settentrionali. I muretti a secco sostengono il terreno povero di scaglie granitiche, dove le radici del Nebbiolo delle Alpi hanno fin dall’inizio dei tempi trovato i nutrienti necessari per sviluppare una diversità genetica senza pari. Ermanno Olmi, mente sensibilissima e poetica, ha raccontato in un documentario cosa significa vivere e lavorare sulle Rupi del Vino. Lo spettacolo dei vigneti terrazzati della Valtellina è l’eredità della gente di montagna che ne è custode da secoli, ed è un valore inestimabile che meriterebbe di essere tutelato come patrimonio culturale dell’umanità dall’UNESCO. 

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