LE ORIGINI

Banfi, conosciuta in tutto il mondo per il suo Brunello, è di proprietà della famiglia Mariani che, tra il 1978 e il 1983, ha fondato l’azienda in a Montalcino. Una tenuta di 2830 ha. in un’unica porzione di cui, circa un terzo, è coltivato a vigneto specializzato e il resto è ricoperto da boschi, olivi, susini, cereali e altre coltivazioni.  Nel 1979, i Mariani acquistano, inoltre, una storica cantina piemontese, oggi Banfi Piemonte, che rappresenta la perfetta unione tra la secolare tradizione spumantistica piemontese, e l’esperienza enologica maturata in ToscanaL’amore per la Toscana ha recentemente avvicinato Banfi a nuovi territori, tra i più vocati della regione: Bolgheri, Maremma, Chianti e Chianti Classico.

Da sempre l’azienda investe nella produzione del vino su territorio italiano. Pensate che fino agli anni ’70 il territorio di Montalcino era estremamente diverso da come lo vediamo oggi. Infatti il 66% della zona era incolta e disabitata, impossibile da credere muovendosi oggi per le strade di questa ricca zona toscana. La famiglia Mariani fu lungimirante comprando ben 3 mila ettari di terreno in una delle zone più depresse della Toscana, con l’idea di creare una cantina all’avanguardia e vini di qualità.

I VIGNETI

La tenuta originaria di Banfi si estende a sud di Montalcino, al confine con la Val d’Orcia. I 2830 ettari di proprietà sono coltivati per circa un terzo a vigneto, con varietà come il Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon, Pinot Grigio, Sauvignon e tanti altri. Il resto è invece occupato da oliveti, frutteti (in prevalenza susini), bosco e terreni incolti. Progetto volto alla valorizzazione delle più pregiate denominazioni del basso Piemonte, Banfi Piemonte rappresenta la perfetta unione tra secolare tradizione spumantistica e l’esperienza enologica maturatadall’azienda. La proprietà si estende tra i comuni di Novi Ligure e di Acqui Terme, su una superficie di 50 ettari, di cui 46 a vigneto tra Moscato, Brachetto, Barbera e Nebbiolo

L’amore per la Toscana ha recentemente avvicinato Banfi a territori nuovi, tra i più vocati della regione: Bolgheri, dove la piccola tenuta fonde la leggendaria storia degli Etruschi alla produzione del Bolgheri DOC, la Maremma, territorio dedicato alla produzione del  Vermentino, e il Chianti, in uno dei territori privilegiato per la nascita del Chianti Classico.

BANFI E IL SUO SPIRITO NELL’HOSPITALITY

Banfi, da sempre, ha fortemente creduto nell’accoglienza, fino a far diventare il Castello di Poggio alle Mura, meticolosamente restaurato, uno straordinario centro, che offre un’ospitalità completa ed articolata. I numerosi ospiti, dopo la visita guidata alla cantina, possono apprezzare l’eccellenza dei vini Banfi e assaporare l’autenticità della cucina toscana e gli ingredienti più freschi presso i due ristoranti. Per il pranzo La Taverna, dove tradizione e autenticità si danno appuntamento sotto le antiche volte, e per la cena, l’elegante e raffinata Sala dei Grappoli, Stella Michelin. Inoltre, l’Enoteca ricrea l’ambiente di una vera bottega toscana dove gli ospiti possono degustare la completa selezione dei pregiati vini Banfi, accompagnati a salumi e formaggi locali.

Da marzo 2007 l’apertura dell’hotel Il Borgo, con le sue 14 Junior Suite e Suite, ha completato la già ampia gamma di prodotti e servizi offerti. Dal 2019 è parte della prestigiosa associazione Relais & Chateaux.
Un binomio molto sentito è anche quello tra Banfi e cultura, che si sviluppa attraverso numerosi eventi, tra i quali spicca l’annuale festival “Jazz & Wine”, seguitissimo appuntamento dell’estate montalcinese, giunto ormai alla venticinquesima edizione.

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